Ma davvero abbiamo bisogno di una guida di stile, come le case editrici, le grandi aziende, i giornali, le agenzie di stampa? Forse sì: nessuno di noi ha mai scritto così tanto come ora. Email, messaggi, post, recensioni, commenti, curricula, presentazioni. Le nostre parole scritte ormai ci precedono e sono decisive per farci notare, scegliere, ascoltare. Meglio allora scrivere bene e con consapevolezza. E scrivere con consapevolezza significa scegliere: il punto di vista del lettore invece che il nostro, le espressioni che gli vanno incontro invece delle frasi fatte, le parole che gli fanno vedere e immaginare, gli esempi e le metafore per portarlo da quello che conosce a quello che ancora non conosce, il titolo che informa e incuriosisce, le strategie per dire di più e meglio con meno parole. Tutte le parole, anche le più piccole, come gli articoli e i pronomi.